Tao (o Dao nella romanizzazione Pinyin) è un termine cinese carico di significato che non ha corrispettivi nel pensiero occidentale. Letteralmente si traduce come via, strada, intendendo un modo, un metodo, una traccia da seguire. L’ideogramma è costituito da due parti. Il segno a sinistra rappresenta il movimento, l’andare, il procedere con una camminata ad ampie falcate. Quello a destra suggerisce l’immagine di un capo considerato sia come testa, con tanto di acconciatura sistemata per dare risalto a due code (notare i trattini in alto), sia come leader. Quindi si tratta di un condottiero che conduce, accompagna, lungo il cammino.
Il simbolo, oltre che nella scuola taoista, era utilizzato anche da altre correnti di pensiero sorte nell’antichità come per esempio nella scuola confuciana. Per tutti stava a indicare l’itinerario da seguire per mettere in atto gli insegnamenti ricevuti all’interno del movimento di pensiero. Nel Tao Te Ching di Lao Tzu, il classico della via e della virtù, la parola tao è presente nel titolo dell’opera e apre a una lettura – meditazione – che avvia lungo un percorso che dischiude innumerevoli panorami ed è capace di prendere forma e interpretare molteplici contesti. Un autentico viaggio verso l’intima natura delle cose.
Durante le lezioni teoriche della scuola Jing Qi Shen sono frequenti le letture con commento dei capitoli del Tao Te Ching.
VIDEO – Il maestro calligrafo Paul Wang in un video mostra come si scrive il carattere tao.
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